Uno sguardo sul 2013 e verso il nuovo anno!

1 gennaio 2014

Autore: Raffaella Corona

Dalla fine del primo quadrimestre del 2013 ho assunto la direzione di Sos open source.

Il mio obiettivo è stato quello di unire la mia passata esperienza come Sales Specialist nel campo dell’ IT education alle conoscenze accumulate in questi ultimi sei anni nel particolare e affascinante mondo dell’Open Source nel quale mi sono affacciata per una casualità di vita ed in cui voglio restare per rispetto in punta di piedi.

Sono stati mesi molto intensi e sfidanti in cui ho cercato di interconnettere tutti i soggetti e le risorse che spesso negli anni passati ho visto sovrapporsi, non consapevoli della forza di rete ma tutti accomunati nella folle corsa verso il business.

Credo fermamemente che in questo particolare momento la cooperazione tra diversi soggetti anche in competizione tra loro, la multidisciplinarietà e la flessibilità di prodotto, la volontà alla condivisione propria del mondo delle comunità siano valori straordinari e meritano oggi, ancor più che in passato di essere scoperti.

Tali convinzioni valoriali mi hanno spinto a rendere possibile l’incontro tra le diverse forze poichè solo in questo modo SoS open source che nasce come una metodologia di selezione di progetti Open Source può esternare la sua forza, ossia rendere i suoi utilizzatori capaci in atonomia di compiere le proprie scelte. Quello che più mi ha affascinato del mondo Open e’ stato lo scoprire la sua natura sociale, un contesto d’azione e cognitivo costituito da persone che operano sotto vari livelli verso un obiettivo comune, vere e proprie comunita’ di pratica fortemente orientate alla creazione e alla condivisione della conoscenza.

Facilmente riconoscibili i tratti teorizzati da Etienne Wenger nel suo libro Communities of Practice: esistenza di impegni ed aiuto reciproco tra i membri che promuovono il supporto, l’accrescimento dell’apprendimento e delle competenze; la convergenza verso uno scopo condiviso e comune, ritenuto socialmente indispensabile e che costituisce la fonte primaria dell’identità professionale e dell’appartenenza alla comunità; la presenza di un repertorio linguistico riconosciuto – Jargon File (dizionario hacker) – di modi ripetuti e costanti di fare le cose (routines), di modelli d’azione e di simboli, che fa della comunità un’entità socialmente e culturalmente unita.

Avendo avuto l’opportunità di aiutare un mio cliente nel posizionare il proprio prodotto Open all’interno dei vari social network, ho potuto constatare non da tecnico la continua partecipazione alla vita della comunità una vera e propria passione per lo sviluppo professionale, per la soluzione condivisa di problemi comuni, per il supporto costante e per la crescita di una specifica identità sociale nell’utilizzare un particolare prodotto.

A community is just a group of people that share a common interest – they don’t have to like each other (cit. Bob Young, ex AD Red Hat).

La comunità, in questo senso, è finalizzata alla creazione, allo sviluppo e alla condivisione di conoscenze utili rispetto ad un comune progetto ed è orientata all’integrazione di specifiche attività divulgative, puntando non sul trasferimento di conoscenze verso i destinatari della formazione, ma sulla valorizzazione di conoscenze di cui questi ultimi sono portatori. In tal senso, non e’ difficile immaginare gli straordinari benefici che un tale meccanisco ingeneri anche involontariamnte verso l’utilizzatore finale, ossia verso il cliente che sceglie l’open source all’interno della sua organizzazione.

Scegliere un prodotto open source significa entrare in questa fitta e ricca trama di conoscenza.

La mancanza di un vero e proprio censimento di tutti i prodotti open source esistenti nel panorama mondiale ha reso necessaria l’elaborazione della metodologia di Sos open source che consente di aggiungere all’elenco dei candidati per una determinata attività di software procurement, soluzioni di tipo open source, eliminando le asimmetrie informative associate all’offerta open per la strutturale assenza dei fondi di marketing. Per questa ragione ho deciso di rendere i tool di SOS open source disponibili nel 2014, tool in grado in pochissimo tempo di estrapolare tutti i dati ed indicatori e di offrire nell’offering la consulenza di esperti tecnici e formazione al fine di elaborare un assessment corrispondente alle esigenze di contesto del cliente, con l’obiettivo di aiutarli e spingerli verso un utilizzo consapevole, autonomo e mirato.

Un ulteriore obiettivo che continuerò a perseguire è rivolto a rendere possibile l’incontro tra domanda e offerta nazionale ed internazionale del mondo open source. A breve l’agenda del prossimo evento che ho organizzato per SUSE che si terrà’ a Roma il 26 Febbraio 2014, in questa occasione si incontreranno tre contesti organizzativi open source di altissimo livello appartenenti ai tre universi: database, enterprise middleware e cmdb.

Sos open source augura un Buon 2014 ai suoi lettori ed ai suoi clienti!

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